15 dicembre 2021


Oggi è un giorno speciale, anzi un anniversario particolare: esattamente 20 anni fa con i miei colleghi del Cardioteam portavamo a termine con successo il primo intervento al cuore con il robot da Vinci, appena arrivato in Piemonte.

Era una giornata freddissima e lo ricordo perché c’era ghiaccio per le strade e l’ondata di maltempo in Europa aveva impedito ad alcuni dei più forti Cardiochirurghi stranieri di raggiungerci in aereo. Ma il gelo evaporava appena entrati nel nostro reparto di cardiochirurgia con un calore umano e professionale unico di un’equipe molto affiatata e da tempo pronta alle sfide più alte: ‘dottore siamo pronti in sala, il paziente dorme ed il robot è acceso’.

Eravamo tranquilli per tutto il tempo passato all’addestramento a Bruxelles su robot che riproduce esattamente i movimenti delle mani del chirurgo, lui da solo è inerte ma fedele e precisissimo come le mani del chirurgo che non devono mai esitare.

Negli anni siamo andati avanti con la cardiochirurgia mininvasiva con endoscopio tridimensionale ad alta definizione, più preciso e più veloce nell’eseguire gli interventi al cuore, che richiedono tempi più rapidi.

La settimana scorsa al Policlinico San Donato mi son seduto alla Consolle del robot da Vinci di ultima generazione che abbiamo in dotazione e che usano i nostri ottimi urologi ed ho riprovato le emozioni di allora, 20 anni fa…
Ma i ricordi e le emozioni più forti rimangono quelle di quando sono tornato a casa quella sera e il nostro piccolo Giorgio, secondogenito, da anni tanto desiderato, nato solo 10 mesi prima, si arrampicava sul divano per tenersi in piedi e sorrideva per i nuovi orizzonti da conquistare, e noi con lui.

Marco Diena