Testimonianze

21 giugno 2023

Ho vent’anni e mi chiamo Riccardo, sono uno studente e un atleta di Calisthenics.
È novembre del 2022, sono a scuola e come ogni martedì ho lezione di ginnastica. Arriviamo in palestra e, come vedo il pallone, faccio due passi di corsa per giocarci. Improvvisamente sento i battiti andare a mille, mi sdraio e arrivo ad un pizzico dallo svenire. La cosa mi preoccupa. Esco da scuola e vado al pronto soccorso dove mi fanno un elettrocardiogramma che non evidenzia nulla di strano. Non sono tranquillo, la sensazione che ho provato era troppo strana e decido di approfondire gli accertamenti dal mio amico e bravissimo cardiologo Lorenzo che, nel giro di pochissimo, mi dà la diagnosi: insufficienza aortica severa. Il mio cuore stava soffrendo e io non mi ero mai accorto di nulla, nonostante le tantissime ore di allenamento a cui mi sottoponevo ogni giorno, solo tantissimi mal di testa.
Mi cade letteralmente il mondo addosso. A vent’anni ricevere una notizia del genere non è facile, anche perché Lorenzo mi comunica sin da subito la necessità di intervenire chirurgicamente e in tempi stretti, e mi spiega le possibili alternative: sostituzione della valvola con protesi biologica o meccanica. Solo dopo l’ecografia trans-esofagea si accende un barlume di speranza: terminato l’esame, a cui partecipa anche Lorenzo, mi viene comunicato che probabilmente la mia valvola poteva essere riparata.
In famiglia siamo molto uniti, la notizia pesa come un macigno, ma quel “pazzo” di mio padre inizia a documentarsi il più possibile e, in men che non si dica, mi ritrovo a Torino nello studio del Dottor Diena.
Da subito capisco che avrei potuto sentire altri mille parerei ma ho deciso, voglio che sia lui a operarmi, mi trasmette una pace indescrivibile, ha gli occhi che brillano.
Il 6 marzo arrivo al San Donato, sono tranquillo. Lo staff del dottore è composto da diversi medici tutti molto professionali, gentili e sorridenti. La sera prima dell’intervento mentre sono nel mio letto in reparto, ricevo a sorpresa la visita del Dottor Diena, il quale mi dà appuntamento l’indomani in sala operatoria.

Sono sereno.
La mattina di buon’ora saluto mamma e papà e dopo poco entro in sala operatoria. Di quei momenti ricordo ancora il viso del Dottor Diena che, appena sveglio dall’anestesia, mi guarda e mi dice: “Riccardo, ci hai fatto tribolare ma ho riparato la tua valvola e il tuo cuore funziona alla perfezione!”
A distanza di tre mesi, dopo un recupero estremamente rapido, di questa esperienza che non so come definire, mi resta solo una cicatrice al centro del torace, ho ripreso l’attività sportiva, ho sospeso tutti i farmaci anche perché, le successive visite han certificato una ripresa al cento per cento.
Spero in queste poche righe di essere riuscito a trasmettere l’infinita gratitudine e la riconoscenza che ho per il Dottor Diena. Sono nato due volte… l’11 febbraio del 2003 e l’8 marzo del 2023.
Con affetto

Riccardo

18/02/2023

È da tanto tempo che vorrei poter esprimere la mia gratitudine ma so di non essere in grado di trasmettere tutto ciò che vorrei dire.

La sua bravura è riconosciuta in tutto il Mondo e non è poco, ma dalla mia esperienza personale non è solo questo.

Dalla primissima visita, ancora ignaro della gravità della mia situazione, ho avuto la sensazione di essere nelle mani migliori in cui potessi capitare.

La sua sensibilità unita alla determinazione ed anche ad una certa fermezza hanno portato sì che prendessi la decisione migliore… ovvero superare la paura, la paura dell’operazione, la paura di poter morire, la paura che non mi faceva dormire di notte e di trovare il coraggio di affrontare un operazione così importante.

Una volta presa la decisione mi sono trovato ricoverato in un attimo. E pensare che il pomeriggio prima, di domenica, ho ricevuto in camera la sua visita… ecco questa è stata una cosa del tutto inaspettata che mi ha riempito il cuore. E l’operazione…Tutto perfetto con un Equipe meravigliosa.

Ringrazio Lei, tutto Il Cardioteam, infermieri, dottori, Dott. Mancuso, l’ecografista con i brillantini agli occhi, il cardioanestesista che in sala operatoria in pre-anestesia vedendo che era anche il giorno del mio compleanno mi ha rassicurato sull’intervento dicendomi: dai che dopo festeggiamo.

Oggi a distanza di mesi , grazie ai suoi input con il mio cuore riparato continuo a fare gli sport che più amo. Monto a cavallo ogni giorno ed oggi per la prima volta sono riuscito a fare anche una gita di sci alpinismo arrivando fino ai 2.800 metri.

Quindi ancora grazie, grazie, grazie…

Lo so che a volte con qualche scusa torno a farmi vedere, ma già solo un suo saluto sul pianerottolo con il pugnetto ed un suo “ok continua così…” mi riempie di gioia e mi rassicura.

Sì l’operazione è stata perfetta, ma già dalla prima volta, e ancora adesso, quello che ha fatto la differenza è stato Lei.

PAOLO B.

Messina, 21-12-2022 (SOLSTIZIO D’INVERNO)

Carissimo collega Marco, ti scrivo, seduta finalmente alla mia scrivania, a Messina, su quello stretto che hai citato nel tuo interessante libro.

Sono andata via da San Donato con il cruccio di non averti potuto salutare e soprattutto ringraziare… per tutto! Per il cuore nuovo, per la presenza silenziosa ma forte io percepivo nella giornata precedente l’intervento. Per avere creato un team coeso, competente ed entusiasta che mi ha spiegato con chiarezza e serenità il futuro del mio cuore. Ti ho scelto con quel cuore e con la mente, attraverso canali mediatici ed empatici, avvalendomi delle mie conoscenze scientifiche e della capacità di guardare la “sostanza” del mio cardiochirurgo, più che la forma. E sapevo di affidarmi a un grande professionista, dotato di impareggiabile competenza ed esperienza.

…poi, incuriosita e attratta, ho letto il tuo libro bello e saggio, frutto dei tuoi ricordi e dei tuoi pensieri, che hai voluto dedicare al tuo cuore ed a quello che ti veniva consegnato dai tuoi pazienti nonché a quei fili spesso invisibili che regolano la natura e l’andamento della vita.

Ho letto della bussola e del salvataggio di tante vite umane, descritto con tanta umiltà, della perspicacia e ingegnosità con cui hai creato la mappatura del tuo mondo stellato in un balcone d’appartamento, del coraggio e forza d’animo con cui è stata affrontata una navigazione ad albero rotto.

Ho apprezzato l’analisi della simbologia antica e sempre attuale dai tarocchi, che permeano la vita di chi sa leggerli e trarne insegnamento. Quelle figure che, ancora una volta, sono citate e apprezzate perché “indicano la via” …

Soprattutto sono rimasta colpita dal rapporto con il mare (mio figlio ha praticato vela per dieci anni, il mare è stato uno dei più dei suoi più grandi maestri di vita) e con la montagna (mio marito, chitarrista classico, è stato campione regionale di sci… si lo so, fa un po’ ridere in Sicilia, ma non bisogna dimenticare che qui abbiamo un gigante innevato di 3200 metri), dal rispetto con cui inviti a “trattare” la maestosità della natura e dagli insegnamenti che se ne traggono: la disciplina ferrea, il non lasciare nulla al caso quando il caso può non lasciare nulla a te.

Infine il sapore dell’infanzia, il senso dell’amicizia, lo spirito di squadra, il rispetto per il prossimo, il lindore etico, tutto ciò descritto con grande umanità.

In questi tempi mi sono resa conto di quanti proverbi e modi di dire abbiano come protagonista il cuore ed ho quindi paura di essere banale quando affermo che ho messo il mio nelle mani giuste, ma non c’è niente di più vero questa affermazione!

Hai scritto di Messina, del suo stretto e di quanto bello sia. Adesso qui, nel regno di Colapesce, c’è il cuore amico che hai saputo forgiare, che ha ripreso a sperare nel suo domani e che ti sarà sempre e profondamente grato… se Dulcinea volesse solcare queste acque, io sarò qui ad accogliervi con gioia

Maria Gabriella M.

05/12/2022

Gentilissimo Dott. Diena, Gentilissimi tutti,

esiste un “modus”, al quale il cittadino spesso purtroppo si adatta, che quasi ci impone di scrivere solo ed esclusivamente quando c’è qualcosa che non va. Ebbene, non è questo il caso.

Un sincero quanto meritatissimo ringraziamento per tutta l’attività svolta da Lei e dalla sua pregevole Equipe che si è impegnata al il successo del mio intervento chirurgico.

La struttura ospedaliera Policlinico San Donato che mi ha ospitato è una vera e propria eccellenza sia per quanto riguarda l’accoglienza, sia per quanto concerne tutti i dettagliatissimi esami di approfondimento a cui sono stato sottoposto, sia per quanto riguarda le attività di routine sia per quanto riguarda (dote rarissima) quell’aspetto umano, gentile e nel contempo cordiale e professionale che fa sentire il paziente in ottime mani ed “a casa sua”. Si coglie che la passione e l’esperienza sono di casa.

Ringrazio quindi Lei, la Dott.ssa Diana Benea (che quotidianamente si è presa cura di me), il Dott. Mancuso, il Dott. Martinelli, il Dott. Luoni, il Dott. Galassi, Anestesisti, Addetti alla macchina cuore polmone, Strumentisti e tutta la sua validissima Equipe (mi scuso con chi inavvertitamente non ho menzionato) che ha collaborato al successo dell’intervento chirurgico dimostrando grande preparazione e professionalità.

Ringrazio inoltre la Dott.ssa Radulescu, Miriam Cosentino e Cardioteam per l’importante e costante supporto ed il Dott. Federico de Marco che mi ha consigliato di rivolgermi a voi.

Il mio ringraziamento va anche a tutti gli altri Professionisti, Medici ed infermieri che hanno prestato la loro preziosissima opera durante la mia degenza post-operatoria e presso il Centro di Riabilitazione che riceveranno una analoga mail.

Vorrei potermi ricordare di tutti coloro che, indipendentemente dai ritmi scanditi da una attività lavorativa frenetica e senza sosta, con professionalità, diligenza, competenza, passione e cortesia hanno reso più “piacevole” il mio iter Ospedaliero. La prego cortesemente di trasferire a tutto lo straordinario Team questo mio sincero apprezzamento e doveroso ringraziamento.

Cordiali saluti ed ancora Grazie

FRANCO V.

29/11/2022

Buon pomeriggio Dott Diena,

mi scusi per il disturbo. Ritrovandola su Facebook ho ricordato che 5 anni fa provai a mandarle la mia testimonianza su un intervento dove mi operò lei, ma che penso non abbia mai ricevuto. Le allego qui sotto ciò che le scrissi, e ne approfitto per ringraziarla per quello che fece per me. Mi operò in clinica San Gaudenzio a Novara, il 7 febbraio 2013. Ormai sono quasi passati 10 anni, io avevo 14 anni, non penso possa ricordare, ma io si, ricordo bene e ci tenevo a ringraziarla ancora.

Marilia S.

07/02/2017

È il 7 Febbraio 2013, sono le 6:30 del mattino circa, sto per entrare in sala operatoria, sono agitata, spaventata, piango a dirotto, non riesco a calmarmi… la paura di non rivedere più gli occhi dei miei genitori, del mio cane, quelli dei miei fratelli, dei miei amici, mi sta uccidendo. Ho il cuore a mille… lo stesso cuore che, tra un’ora, sarà letteralmente in mano al cardiochirurgo che mi cambierà la vita. Saluto i miei genitori, do un bacio ad entrambi, mia madre nel mentre piange, mio padre mi sorride, è tranquillo, rilassato, come se già sapesse che tutto andrà per il verso giusto. Arriva un’infermiera che con un tono molto delicato mi dice: “Sei pronta Marilia? Dobbiamo andare.”

Lascio le mani dei miei genitori che tenevano strette le mie, ed entro in sala operatoria. Qui comincia una serie di punture lungo il braccio destro, provo dolore, ma è ancora tutto sopportabile.

“Ok Marilia, ora fai un bel respiro ed un conto alla rovescia partendo da 10.”

“Va bene, ma mi promettete una cosa?”

“Dicci tutto!”

Ed io con gli occhi socchiusi e ormai l’anestesia totale che inizia a fare effetto chiedo: “Mi promettete che non mi lascerete morire? Non in questo lettino, non oggi…”

“Te lo promettiamo Marilia.”

Chiudo gli occhi. La mia vita nelle successive 7 ore sarà nelle loro mani.

Mi sveglio dopo 12 ore, e la prima cosa che sento è la voce di un infermiere che mi dice di non mordere il tubo, inizialmente non capisco, sfila un tubo che sembra essere infinito dalla mia gola e la prima cosa che mi viene da fare è vomitare, impresa assai difficile, mi si contrae ogni muscolo, sento dolore in ogni centimetro del mio corpo. “L’operazione è andata bene, il tuo cuore ora è a posto.” Mi viene da piangere, ancora non ci credo. Sono qui, nello stesso lettino dove pensavo di morire, e non mi sono mai sentita più viva in vita mia come in questo momento… ho lo sterno segato in due, ho una cicatrice lunga 7cm in mezzo al petto, i punti tirano, mi viene da vomitare ogni 3 minuti, il mio corpo inizia ad eliminare ogni tipo di sostanza entrata in circolo durante l’intervento, sto malissimo, ma SONO VIVA. Sento la voce dei miei genitori, non riesco ancora a realizzare dove siano, il reparto di terapia intensiva in cui mi trovo è buio, non collego subito, ma poi vedo i loro volti, sento le loro mani sulle mie. Non ho mai provato tanta gioia come in questo momento. Oggi, 7 febbraio 2013, grazie a un meraviglioso cardiochirurgo, posso continuare a vivere. A distanza di 4 anni esatti da quel giorno, ringrazio esattamente la stessa persona. Ringrazio inoltre me stessa, per il coraggio, la determinazione, la voglia di lottare e vincere. Fiera delle cicatrici che porto!

Marilia S.

03/07/2022

Buona sera Dottor Diena,

sono Rosanna, collega pediatra torinese nonché figlia di un paziente da Lei operato esattamente due anni fa a San Donato. Mi sono permessa di conservare ancora il Suo numero. Non potevo lasciar trascorrere questa giornata (che per la nostra famiglia rappresenta  ancora un doloroso anniversario) senza ringraziarla per ciò che ha fatto per nostro padre, che ora possiamo ancora goderci grazie a Lei. Quel giorno ha cambiato le nostre vite, ci ha resi figli adulti di un padre che sino a poco tempo prima era infallibile ed indistruttibile, facendoci allo stesso tempo capire quanto velocemente e violentemente si possa crescere. Mio padre oggi sta discretamente bene, certamente da quel 1 luglio 2020 anche lui ha capito la sua fragilità e non c’è giorno che passi in cui io non ringrazi Dio per averlo ancora con me. Fuori dalla sala operatoria due anni fa le ho detto che Lei sarebbe stato sempre nelle mie preghiere e così è stato. Grazie per quello che ha fatto per me, mio fratello e mia madre: averci lasciato ancora la possibilità di godere di nostro padre. La vita non dovrebbe mai farci dimenticare le cose davvero importanti e per la famiglia Pessolano il 1 luglio è un giorno in cui più degli altri ce ne rendiamo conto. Spero che lei stia bene.

Con immensa stima

Rosanna P.

Buongiorno Dottor Diena,

sono Riccardo M., suo paziente per intervento di T. David nel maggio 2019. Ci siamo rivisti a febbraio nel suo studio torinese per il controllo periodico. In quell’ occasione mi ha donato una copia di “Il cuore oltre il confine”, che ho letto con interesse sempre crescente. Fuori da ogni piaggeria, ho trovato la sua narrazione pregnante e profondamente umana, con luci, ombre e conflitti degni di un Protagonista. Il suo scrivere coinvolge il lettore e ne cattura da subito l’attenzione oltre che l’interesse e la complicità. Chi si aspettava un argomento specialistico deve subito ricredersi perché, al contrario, ci si ritrova coinvolti nella complessa navigazione di un “cuore” vero e non si può evitare una decisa empatia con il protagonista. Cioè Lei. Il suo “personaggio” è un ottimo mentore che non si limita a narrare i suoi sentimenti ma ci mostra, a noi lettori, come elaborarli, specialmente quelli dolorosi e difficili. Ed approdare in un mondo più vasto fatto di infinite possibilità. Ho apprezzato molto l’utilizzo dei Tarocchi, che ben descrivono la magia extrasensoriale della vita.

P.S. Se ho ben capito Lei è un appassionato di arte. Potrei inviarLe alcune immagini della mia prima esposizione a Torino che mostrano un’attività del mio “cuore” dopo l’intervento chirurgico?

Grazie per l’attenzione

Riccardo M.

29/11/2021
Dottor Diena,
Non posso non condividere con lei queste emozioni forti. Ecocardiogramma emozionante questo pomeriggio, perché ho potuto confrontare quello che avevo memorizzato di quello di una settimana fa con quello di oggi, e mi è stato spiegato in dettaglio quello che è stato fatto alla mia valvola, per ricucire uno strappo, riposizionare lembi collassati, tendere nuove corde di goretex, e fare la plastica dell’anello… il tutto lavorando attraverso fori che mi lasceranno poche minuscole cicatrici…
Sentirmi un miracolato è dire poco, il ventricolo è già tornato a dimensioni normali (era 2x più grosso prima), la camera aortica si è già ricomposta a metà (era 4x più grossa prima), e tutti i parametri sono buoni e stabili. Il motorino fa un rumore bellissimo, netto, secco, ad ogni battito!
Poi le parole della cardiologa, che suonano come musica dolce alle mie orecchie: “lei non è cardiopatico, deve solo recuperare dall’intervento e tornare a vivere come prima”… Io direi “meglio di prima”, perché quel cuore nuovo deve essere coccolato per portarmi a vivere ancora tante cose belle.
Un grazie immenso.
F.P.
P.S. Mi creda, si sente tanto quello spirito di team, non appena si entra in reparto. Dopo l’ecografia ero pieno di fiducia e questo mi ha fatto dormire tranquillo e poi avvicinarmi all’intervento la mattina dopo senza un solo momento di ansia. Complimenti per quello che avete costruito qui, il Policlinico San Donato è una eccellenza di cui potete andare fieri.

F.P.

Pianezza, lì 16 novembre 2021

Spett.le DIREZIONE SANITARIA,
sono stato un vostro degente nel reparto di Cardiochirurgia dal 14 al 27 del mese di ottobre c.a. operato al cuore dall’equipe del dott. Diena. Con queste poche righe voglio esprimere i più sinceri sentimenti di stima e gratitudine, condivisi dalla mia signora, per l’assistenza ricevuta nel Policlinico San Donato. Fin dal primo giorno del mio ricovero, alla vigilia dell’intervento, ho potuto apprezzare la visita dei medici dello staff del dott. Diena che con estrema trasparenza mi hanno illustrato le possibilità di sostituzione della valvola con una biologica o meccanica, lasciandomi optare con il mio consenso pienamente informato per una delle due soluzioni, il consenso informato è un concetto molte volte burocraticamente rispettato solo con una firma del paziente su un modulo prestampato. Il giorno successivo, ad intervento terminato e riuscito, mia moglie ha ricevuto le attese rassicurazioni dalla viva voce del dott. Diena; un privilegio, se devo basarmi sui racconti sentiti nella casa di cura e riabilitazione post operatoria, solo per pochi operati di cuore. Nelle ore della terapia intensiva grazie alla squisita disponibilità del medico presente ho comunicato con la mia famiglia tramite una videochiamata. Sono stato trasferito in reparto al piano Quarto per la prima convalescenza, dove una squadra di qualificati sanitari mi ha fatto conoscere l’autentico senso della cura, vicinanza, ascolto e conforto quale prima virtù di ogni operatore sanitario a qualunque livello. Oltre alla quotidiana visita di un angelo fatto persona, la cardiologa a me assegnata, dott.ssa Diana Benea, non posso dimenticare gli altri medici, infermiere ed infermieri, operatori sanitari. In pochi giorni sono diventati miei familiari. Avrei voluto citarli per nome, ho sbirciato i loro cartellini personali, ma per ragioni che posso capire, ne ho colto soltanto sigle e codici di sfuggita, che avrei voluto appuntarmi a futura memoria. È il mio rammarico più grosso, assieme al dispiacere che ho provato quando qualche altro paziente ha inquinato il tempo della loro dedizione con comportamenti irriconoscenti. Con qualcuno dei sanitari ho potuto in confidenza conoscere il nome o il cognome*, ma sarei ingeneroso verso gli altri se mi limitassi a costoro. Sarei quindi molto felice di sapere se, in tempi e sedi opportune, tramite questa Direzione giungesse a tutti i professionisti del Quarto piano la mia più profonda gratitudine. La mia prima e finora unica esperienza di ricoverato del Policlinico San Donato ha perciò confermato la sua fama di eccellenza nel panorama della cardiochirurgia italiana conquistata meritatamente.
Nel rinnovare i sentimenti di stima e riconoscenza auguro a tutti Buon Lavoro!

Franco Brondolo

p.s. Un dolcissimo GRAZIE alla dott.ssa Marilena Radulescu del Cardioteam per la costante attenzione e le puntuali informazioni ricevute sia in fase pre che post ricovero.

* la dott.ssa Francescato, i dottori in scienze infermieristiche Alotto, Piero, Domenico, Francesca…

FRANCO B.

12/09/2021

Buongiorno,

siamo i genitori di Gabriele Bertuzzi un ragazzo operato dal Dott. Diena in data 17/06/2021.

Desideriamo Ringraziare ancora una volta il Dott. Diena, per aver operato nostro figlio.

Aveva fra le sua mani anche il nostro cuore, la nostra vita e nessun pensiero, nessun regalo, saranno mai sufficienti a ringraziarlo. Con la Sua grande professionalità ha restituito a tutta la nostra famiglia la Serenità.

Eravamo in mani sicure, quelle di un Dottore Speciale.

Grazie Dottore.

Fam. Bertuzzi

Aosta, 31 luglio 2021

Buongiorno Dottor Diena,

sono un paziente che Lei ha operato il 15 luglio 2019 presso la Clinica San Gaudenzio di Novara, con un intervento chirurgico di plastica mitralica e tricuspidale con minitoracotomia destra. In seguito sono stato ancora visitato per due volte da Lei nel Suo studio di Torino, per controllo post intervento. Essendo ormai trascorsi due anni da quella data in cui Lei mi ha salvato la vita con la Sua perizia cardiochirurgica, voglio semplicemente e doverosamente ringraziarLa, perché ogni giorno che passa è “regalato”. Mi sento bene e, pur avendo compiuto 76 anni, ho il piacere di compiere delle belle gite in motocicletta con i miei amici e di fare escursioni in montagna nella mia Valle d’Aosta.

Le auguro tante soddisfazioni nella Sua vita lavorativa e La ringrazio infinitamente

Giovanni Q.

14/07/2021

Buongiorno dottor Diena e buongiorno a tutto il suo team,

con la presente vorrei presentare i nostri ringraziamenti di cuore per aver dato una seconda possibilità a mio marito. Vi ringraziamo per l’attenzione e la disponibilità con cui lo avete seguito anche nel decorso post operatorio, nella cura della sua ferita che faceva fatica a chiudersi, e per la pazienza che avete mostrato con me senza sminuire la mia preoccupazione per un aspetto che sicuramente era marginale rispetto al grosso intervento, ma che a me suscitava comunque ansia perché non vedevo ancora la fine del tunnel e che sicuramente rimarrà come una spada di Damocle ancora per tanto tempo, forse per sempre, a ricordarmi cosa si è rischiato e quanto siete stati Grandi, sotto ogni punto di vista… Ad oggi la ferita è chiusa e attendiamo con ansia che la crosticina si stacchi togliendo il cerotto. Noi non sappiamo bene come si faccia a ringraziare in queste occasioni, penso che non ci sarà mai un modo sufficientemente adeguato per ringraziarVi, ma nel nostro piccolo vorremmo dimostrare la nostra riconoscenza facendo periodicamente delle donazioni, sperando di fare cosa gradita e senza sembrare offensivi o incuranti.

Un caro saluto a Lei Dott. Diena, alla Dott.ssa Francescato, al Dott. Amoroso, alla Dott.ssa Benea, alla Sig.ra Marilena ed alla restante parte dello staff di cui non conosciamo i nomi

NORMA R.

22/04/2021

Gentilissimo dr Diena

Vorrei ringraziarla certamente per il suo intervento cardiochirurgico, ma sopratutto per la sua grande umanità  che traspare dalla sua figura di uomo. Non sono abituato  a fare complimenti, ma questi sono proprio appropriati. La ringrazio ancora anche a nome di mia moglie. Il suo modo di parlare l’ha aiutata moltissimo in questo  momento per lei così travagliato.

Un grazie a lei, grande cardiologo ma, aggiungo, grande uomo.

Il marito di Maria Grazia B.

Maria Grazia B.

08/12/2020

Buongiorno dottor Diena

Sono passati parecchi mesi dalla mitica data del 21/6/2018 quando lei mi restituì, con una operazione alla valvola aortica (prolassata) più unica che rara, il sorriso sulle labbra. Le scrivo giusto per rinnovare saluti e ringraziamenti, in un periodo tra l’altro piuttosto travagliato per l’ambiente medico; ma anche per farle sapere che alla fine ho avuto quella famosa ed agognata idoneità agonistica per il ciclismo, ma anche quella di abilitazione per il lancio con il paracadute. Ad oggi vanto circa 18.000 km in bici (limitati causa COVID) e 15 lanci con il paracadute. L’unico limite in tutto questo è stato il tempo. L’unica vera ricchezza di oggi. Immagino che anche Lei ne avrà ben poco a disposizione, anche se mi auguro che riuscirà a leggere queste poche righe. Nel gruppo “gli svalvolati”, nato in San Gaudenzio, la ricordiamo spesso ed è unanime il sentimento: RISPETTO E STIMA. Mi rendo conto che GRAZIE è assolutamente insufficiente ma Lei sa, avendo avuto letteralmente tra le sue mani la Vita di ognuno di noi, che in quelle sei lettere c’è molto di più di una semplice parola.

Ad maiora

03/08/2019

Gentile dottore,

Ieri ho fatto il secondo lancio dopo l’intervento. C’era un brutto vento sia in quota che a terra; la pattuglia guida era indecisa se farci uscire dal C130J, poi è arrivata finalmente la luce verde. In effetti c’era vento e avevo un fuso del paracadute lacerato. Adrenalina a mille ma ho gestito bene la situazione. Atterraggio decisamente maschio e molto lontano dalla zona riconsegna paracadute. La riconsegna dei 30 kg di paracadute si fa rigorosamente di corsa e sono arrivato molto prima di parecchi giovanotti “sani”, che poi hanno giustamente ripiegato al mio posto (lo avrebbero fatto comunque ma per una questione di grado). Comunque tra l’atterraggio duro e la corsa ho più male al lato B che non al cuore. Per aspera ad astra…

Ancora grazie. Ancora grazie a lei.

A dicembre rifarò eco e visita sportiva alla San Gaudenzio e stavolta punto ad avere l’idoneità per tutto l’anno anziché solo per sei mesi come l’ultima volta. Naturalmente la terrò al corrente di tutto. Il pensiero che avevo il piacere di portarLe non sarà pronto prima della fine del periodo estivo. Mi vorrà far sapere dove recapitarlo. Ho sentito voci sul un suo possibile e più prestigioso, credo, reimpiego. A lei i miei più sentiti complimenti, sono sicuro che scelta migliore non si poteva fare. Le persone che ha operato, tra cui il sottoscritto, hanno fondato un gruppo whatsapp denominato gli “svalvoltati”: il più anziano – Gennaro – ieri ha fatto una immersione e scrive:

“Oggi provo una immersione con le bombole a 15/20 metri insieme al cardiologo, marito di mia nipote. Fra, vale come un lancio? Fatto. Mezz’ora a 15 metri. Il cuore regge. Viva Diena!”

Ci stiamo organizzando per comprare il suo libro che non si trova in librerie ma lo avremo. Il nostro sogno è quello di averLa a cena: chissà! Spero di non averla annoiata

Ad maiora

Francesco T.

25 dicembre 2020

All’uomo che per ben due volte ha messo le sue mani nel mio cuore ridandomi una vita normale, la mia gratitudine per sempre. Grazie! Con affetto e stima Danilo (Teonico)

Danilo B.

dicembre 2020
Le sue mani hanno ridato vigore al mio cuore e la possibilità di apprezzare meglio quanto sia bella la vita ed ora mi sento di sprigionare dal suo profondo i migliori Auguri.
Grazie

Michele P.

Chieri 6.9.2020
Gentile Dr Diena,
mi permetto di rubarle tempo, che so per lei preziosissimo ed imperdibile, ricorrendo allo scritto (negli incontri presso il suo studio varrebbe un attentato!). Ritengo potrebbe divertirla conoscere la ragione che mi ha convinta ad eleggerla mio cardiochirurgo. Quando ho saputo di dover necessariamente entrare in una sala operatoria per risolvere il mio problema, non ho comunicato alcunché né a familiari né ad amici, perché sarei stata soffocata da consigli molteplici, affettuosi e principalmente stressanti. Ho organizzato le mie ricerche percorrendo diversi itinerari, per ben sei mesi, giungendo al suo nominativo. Sono entrata nel suo studio il 25.6.2019, per valutarla: le ho affidato la mia vita guidata dall’empatia, che è la mia bussola. Ero a conoscenza, per lettura della sua biografia internet, di quel progetto di bambino riguardo alla cardiochirurgia e nel momento in cui lei mi ha illustrato il suo trasferimento da Novara a Milano, ha esternato una gioia tanto assoluta, spontanea,incontenibile, quanto sconcertante: è stato come magicamente fosse apparso quel bambino. Per il suo prossimo compleanno le offro i miei auguri, unitamente al monito di prendersi sempre a cuore quel bambino, poiché, al di là delle sue credenziali professionali eccellenti, costituisce il bene più prezioso del suo Essere.
Con sincerità

Sandra C.

07/10/2019

Buongiorno Dottor Diena
sto molto bene e continuo anche a fare Trail, giusto ieri ho partecipato e finito il Morenica Trail che si è tenuto attorno a Ivrea ( http://www.morenictrail.com/ 118km per 2500mt 19 ore per me). Come sempre non punto alla vittoria, sarà anche l’età essendo prossimo ai 49, ma sono quasi sempre nella prima metà della classifica. Soprattutto le sensazioni sono ottime, allenarmi e poter gareggiare mi permette di stare bene e in salute. Ovviamente questo è anche grazie a Lei e al Suo team, sempre grazie.
Grazie ancora, è sempre un piacere, saluti.

05/09/2017

Buongiorno Dottor Diena
mi chiamo Fulvio M., sono un suo paziente, sono stato operato da lei il 3 marzo 2016, 18 mesi fa. Le scrivo per dirle che sto molto bene, lo scorso weekend sono riuscito nel mio sogno di finire la gara considerata il campionato del mondo del Trail Running, l’Ultra Trail del Monte Bianco (UTMB), 166km per 10mila metri di dislivello, io ho impiegato 44:30 ore di tempo, senza fermarmi mai!
Grazie ancora per avermi operato.
Saluti.

Fulvio M.

Monza, 19/09/2019

Caro dottor Diena,

sono una paziente che ha operato il 10 luglio di quest’anno alla valvola mitrale. Mi sono permessa di farle questo piccolo dono (scelto pensando alle sue passioni) come segno di riconoscenza e stima per la sua eccellente e straordinaria umanità. Ho letto il suo libro tutto d’un fiato, meraviglioso, un racconto avvincente, a tratti commovente. Le faccio i miei migliori auguri per un futuro che certamente le riserverà ancora tanti grandi successi. Che la sua esistenza continui ad essere così bella!

Buon vento…

P.S. Sono contenta che non sia diventato un oceano oceanografo!

LIDIA S.

10 ottobre 2018
Carissimo Dr. Diena,
dopo tantissimi anni, poiché, anche grazie a lei, sono ancora vivo, mi rifaccio vivo. La prima ed ultima lettera che le avevo indirizzato risale al 12 Agosto 1996, dopo che lei mi aveva operato il 3 luglio della stesso anno. Questa estate mia cugina, che non si perde un salone del libro, nemmanco a morire, ha avuto la fortuna di incontrarla ed io, come conseguenza, di ricevere il suo libro con la dedica che ho apprezzato davvero tantissimo. Mia cugina, dandomi il libro, mi disse che avrei avuto una gradita sorpresa. L’ho trovata solo a lettura avanzata, ritrovando la mia lettera del lontano ’96. Avrei voluto scriverle appena ricevuto il libro, ma ho preferito farlo quando avessi finito di leggerlo. Sono così lento nel leggere? Non proprio, ma devo passare le giornate a scrivere e leggere per lavoro e mi resta pochissimo tempo per leggere quello che voglio… Mi è piaciuto tanto il suo libro perché, forse senza che lei lo volesse fino in fondo, ne salta fuori la sua persona. Lei è davvero ricco in sincerità e semplicità e le sue indiscusse doti professionali vengono grandemente esaltate dalla sua più grande bontà di cuore. Mi è piaciuto tutto del libro: i successi ed anche le amarezze, le sofferenze e le sconfitte. Penso alla gioia che lei ha donato a migliaia di persone con la sua vita organizzata a missione, con un orientamento deciso, dato fin dall’inizio. Sono davvero tante le persone che le sono riconoscenti o che almeno lo dovrebbero essere. Io le ripeto tutta la mia gratitudine: pensavo che la mia vita si sarebbe chiusa a 49 anni ed invece, a 71, mi trovo ancora impegnato, a tempo pieno, in aiuto ai giovani poveri che sono diventati lo scopo della mia vita. Lei ha ancora tanto da dare e tanti ancora sono in attesa di ricevere da lei un cuore rinnovato. Mi sento di poterle dire che lei il cuore lo rinnova davvero, non solo fisicamente, ma anche spiritualmente, perché, mentre lavora con “il filo rosso della vita”, sa che sta collaborando con il Dio della vita al prolungamento di questa esperienza terrena che è destinata ad un infinito in cui sia lei che io crediamo. Grazie Dr. Diena, non solo per quell’intervento che mi ha prolungato questa vita che amo e che sono contento di donare, ma anche e soprattutto per la testimonianza della sua vita che si è fatta trasparente proposta per quanti si trovassero a vivere una vita senza senso. Che il Signore della vita continui a farle dono di “un cuore grande come le sabbie del mare” (da un canto dedicato a Don Bosco).
Con tanta riconoscenza ed affetto,
Don Felice

Don Felice

Cosio Valtellino (SO) 19/07/2018

Buongiorno dott. Diena, il 12 agosto del 1994 a San Donato operava mio padre (4 bypass) donandogli una nuova vita. Dandogli la possibilità di vedere crescere noi figli, accompagnarmi all’altare, vedere nascere e crescere i suoi nipoti e purtroppo quasi tre anni fa, accompagnare nell’ultimo saluto a mio marito. Da allora ha dedicato il suo tempo e il suo affetto a rincuorare i miei figli appena adolescenti. Spesso in questi 24 anni mi ha parlato di lei e della sua grande umanità e professionalità. Ci racconta come la sera prima dell’intervento lei lo ha voluto conoscere e metterlo al corrente di tutto ciò che gli sarebbe capitato il giorno dopo. Io avevo poco meno di trent’anni ma coraggio zero, quando lei è uscito ed io ero con mia mamma sedute in “sala passione” non ho avuto la forza di ascoltare, ho lasciato a mia mamma il compito. Ma ricordo i suoi occhi e il suo sorriso rassicurante. In questi anni nessuno ha mai dimenticato il dott. Diena e nei nostri pensieri c’è sempre stata la voglia di rivederlo per dirgli grazie di cuore.

Sempre grata Teresina S., figlia di Giulio S.

Teresina e Giulio S.

Torino 31/05/2018
Buongiorno,
scrivo queste poche righe sperando che possano servire da stimolo a tutti coloro che sono o saranno operati per diverse patologie al cuore.
Dieci anni sono passati dal 10 luglio 2008, quando ho dovuto subire l’intervento per la sostituzione della valvola aortica, più una plastica al cuore.
Mi sono adoperato con volontà alla mia riabilitazione, in un modo che è alla portata di tutti coloro che credono di potercela fare.
Ad oggi vivo una vita “normale”, senza rinunce, ma con rispetto dei limiti consentiti e della mia età: al 15 settembre 2018 compirò 79 anni.
La mia riconoscenza e stima è rivolta al Dottor Marco Diena e alla sua Equipe, che con vera professionalità hanno seguito il mio caso.
Al Dottor Marco Diena ed a tutti i suoi collaboratori,
un sentito grazie.

Francesco B.

Torino 30/06/2017
Gentile Signora,
nel novembre del 2011 sono stato operato dal Dr. Diena per prolasso della mitrale.
Operazione perfettamente riuscita e dopo la riabilitazione sono tornato ad andare in bicicletta ed in montagna, le mie due passioni.
Oggi, all’età di 78 anni sto benissimo e non so come esprimere al dr Diena tutto il mio riconoscimento per avermi donato tutti questi anni di vita e di sport.
Acquisterò dunque più che volentieri il Suo libro e sarei felice se il dottore potesse autografarlo per me.
Allego una foto ripresa a 5 anni dall’operazione a testimoniare di come sto bene.
Porga al Dott. Diena i miei saluti.

Piero D.

Sogliano Cavour 26/05/2012

Al Dott. DIENA MARCO

DI CORSA SOLO CON IL CUORE
Nella vita frenetica che ogni giorno ci travolge, solo una passione alleggeriva lo stress quotidiano: la corsa.
Mi avvicinai a questo sport solo per seguire i miei figli, ma con il tempo ho apprezzato lo spirito di lealtà che trasmette ed ho iniziato a partecipare a delle gare di 10 km circa venti anni fa. Sono arrivato a fare trentaquattro maratone e quattro gare da 100 km (le 100 km del Passatore), ma con l’andare degli anni mi vidi negato questo “piacevole sacrificio” avendo un problema al cuore.
Come per ogni maratoneta, per me fu come perdere il filo della vita non potendo più proseguire per la strada che mi aveva accompagnato per tanti anni. Solo con l’aiuto del dott. Marco Diena e del Centro Cardioteam, dove ho trovato persone stupende e disponibili, mi sono potuto riavvicinare alla mia vecchia passione.
“Quando nel dolore più prostrante, senti emergere dentro di te un irrefrenabile impulso vitale, di fronte alla morte la cosa più bella che possa accadere è la gioia di essere vivi. Gioia e dolore sembrano antitetici, però possono convivere e se succede è un ottimo aiuto a proseguire il proprio percorso di vita”. (Luigi Lo Cascio interprete di Dorando Pietri).
Un pensiero va a tutti coloro che negli anni passati non hanno potuto usufruire delle tecniche mediche attuali e che non hanno superato problemi come il mio.
Grazie di cuore al Dott. MARCO DIENA, al CENTRO CARDIOTEAM di TORINO e a tutti gli operatori della CLINICA SAN GAUDENZIO (CARDIOLOGIA e CARDIOCHIRURGIA)

Fernando R.